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Nel lungo requiem del vento

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..La mia Mammet è tornata

a prendere il suo Sposo fra gli angeli

nella notte del 9 febbraio...

 

 

 

 

 

 

 

Il grappolo d’oro è di nuovo un vigneto 
nella sua terra grezza
il tratto cieco intorno al bianco
 nella memoria della luce.
 
Tu sei un luogo, ora, padre,  
ed hai un orlo
nel lungo requiem del vento.
Mi inchino alla vecchia foresta,
 
per amore e per forza,
alla voce calma di chi conosce senza giudicare,
alla sommessa melodia della tua serenità.
 
Questo poco di luce e la betulla
sono  il tuo gesto, la grazia,
il dono di ridere dei grandi angeli 
con le ali ripiegate verso terra,
composte di una dolcezza indifesa
e un diamante,
nascosto, profondissimo, dentro di sé.
 
Mi hai lasciato con i passi di chi è arrivato a casa, 
nel mio tempo interiore, la tua eternità;
 
un silenzio sacro,
che non si interrompe neppure quando parlo,
fino a non distinguere più il tuo viso
da quello di mia madre,
l’uomo dal bene o dalla sua sposa, 
l’inno e il lamento,
montagne nuvole ombre più scure,
e alberi, tanti, tanti alberi.
 
Un immenso paese riposa in me,
nell’addio e nell’incontro,
l’eterno
di queste ultime nozze  
giunte al principio.
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Klara Rubino - 15/02/2017 11:24:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

In quel padre io vedo Dio, è lui che ama così come descrivi magicamente tu, portandoci dentro il tuo sogno.
Una volta entrata poi non ne esco più!

 Amina Narimi - 14/02/2017 22:29:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Siete come gli anelli degli alberi che amo, una casa che mi stringe aman aman con l’abbraccio più desiderato. E’ un silenzio largo questo ora che ascolta le vostre parole scendere limpide come acquabuona a fare anima, nel profondo della gioia, offrendomi un sorriso che risale, sommesso, nel grande mare di questo luminoso giorno di dolore

 Salvatore Pizzo - 14/02/2017 19:55:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Nozze tra cielo e terra, a celebrarle la Poesia con la luce dai tuoi occhi magnifica...
Un abbraccio di petali scintillanti di stelle......

 Annamaria Pambianchi - 14/02/2017 18:18:00 [ leggi altri commenti di Annamaria Pambianchi » ]

...
ed hai un orlo

nel lungo requiem del vento.

Mi inchino alla vecchia foresta,

per amore e per forza,


Si sente il respiro del vento quando va su e giù lungo le scale della memoria e della sua perenne litania.

 Loredana Savelli - 14/02/2017 17:50:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Dolore e bellezza...

 Auro d’Arcola - 14/02/2017 12:27:00 [ leggi altri commenti di Auro d’Arcola » ]

Bellissima, toccante e intensa...

 Chanteloup - 14/02/2017 00:38:00 [ leggi altri commenti di Chanteloup » ]

«Mi hai lasciato con i passi di chi è arrivato a casa,
nel mio tempo interiore, la tua eternità;

un silenzio sacro [...]»

Un silenzio sacro sussurrato dal vento
Vento che conosce ogni cosa,
che porta via dolori,
strappa promesse,
leviga impetuoso le nostre cicatrici
e lenisce con una carezza la malinconia.
Vento che ci lascia sospesi,
con l’anima che gli dice: «Portami via, con te»

Penso che quando si muore si diventa vento. La nostra voce, anima allegria avvolge tutto e tutti in una carezza di brezza. Quando cerco il mio, di padre, lo trovo nel vento: ha sempre avuto per me una carezza e parole di silenzio.

 oo - 14/02/2017 00:01:00 [ leggi altri commenti di oo » ]

come sentendo "i passi di chi è arrivato a casa"
quasi Lo immagino con
"l’emozione, che quasi ci sgomenta,
di quando
un (uomo) felice
cade"

 Gil - 13/02/2017 23:39:00 [ leggi altri commenti di Gil » ]

I versi di ardente amore dedicati al padre
diventano la pista della pattinatrice sul ghiaccio,
la lama del dolore le taglia la carne,
ma ella è nella grazia di danzarvi sopra
e disegna nell’aria la leggiadria
di un orlo di cielo riverberato
nell’estasi dei suoi occhi,
mentre pattinando alza le braccia a sollevare il pianto, e quelle lacrime diventeranno stelle.

 Marco Armando Ribani - 13/02/2017 22:03:00 [ leggi altri commenti di Marco Armando Ribani » ]

doniamoci per un attimo un intreccio
delle dita sentiamo come siamo immersi
nelle epoche e i millenni. E noi come
bambini nell’innocenza eterna fissata
dentro gli occhi. E poi
un silenzio sacro,
che non si interrompe neppure quando parlo,
fino a non distinguere più il tuo viso
da quello di mia madre,
l’uomo dal bene o dalla sua sposa,
l’inno e il lamento,
montagne nuvole ombre più scure,
e alberi, tanti, tanti alberi.


 Franco Bonvini - 13/02/2017 21:34:00 [ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]

Essere tra gli angeli è essere ovunque.
Ci circondano, e ci cullano.
Così anche noi siamo tra gli angeli. <3

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